L’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha pubblicato il suo rapporto 2020 sui pesticidi presenti nelle acque in Italia, che contiene i dati relativi al periodo 2017 -2018. Leggendo il rapporto non si rimane sereni. Infatti, i dati snocciolati dall’importante istituto statale, fotografano un’Italia dove 299 agrotossici sono stati rilevati nel 77,3% delle acque
L’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha pubblicato il suo rapporto 2020 sui pesticidi presenti nelle acque in Italia, che contiene i dati relativi al periodo 2017 -2018.
Leggendo il rapporto non si rimane sereni. Infatti, i dati snocciolati dall’importante istituto statale, fotografano un’Italia dove 299 agrotossici sono stati rilevati nel 77,3% delle acque superficiali e nel 32,2% delle acque di profondità. In concentrazioni che non di rado superano le cosiddette “soglie di sicurezza” finora ammesse.
Gli insetticidi sono la classe di sostanze più rinvenute, a differenza del passato, quando erano gli erbicidi quelli più rilevati. In pratica, nei laghi e nei fiumi italiani si trova di tutto e di più.
E l’acqua dei fiumi finisce nei mari. Anche in quello di Tarquinia. Quindi, in estate facciamo il bagno nell’acqua contaminata dai pesticidi???
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