“Le grandi Tradizioni Religiose della Tuscia – Tra spiritualità e folklore”. Questo il titolo della serie di incontri organizzati dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia e il Ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, il patrocinio della Curia Vescovile di Civitavecchia e Tarquinia e in collaborazione con il Sodalizio dei
“Le grandi Tradizioni Religiose della Tuscia – Tra spiritualità e folklore”. Questo il titolo della serie di incontri organizzati dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia e il Ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, il patrocinio della Curia Vescovile di Civitavecchia e Tarquinia e in collaborazione con il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, la Pro Loco e l’associazione Pugnaloni di Acquapendente, il Comitato Festeggiamenti della Madonna santissima del Monte e l’associazione Fratelli del Cristo Risorto.
Il sodalizio presieduto dall’ottima Alessandra Sileoni, ha pensato bene di trattare il tema del folklore religioso in quattro grandi eventi che si svolgono nella nostra provincia.
Si inizia sabato 11 gennaio, alle 17, quando Don Alfredo Cento e Massimo Mecarini parleranno della “Macchina di Santa Rosa di Viterbo tra Fede e Tradizione.”
Si prosegue sabato 8 febbraio, alle 17, con Don Enrico Castauro e Renzo Chiovelli che tratteranno il tema “Un segno fatto arte: radici di una comunità. I pugnaloni di Acquapendente.”
Sabato 14 marzo, alle 17, Don Roberto Fabbiani, Maria Irene Fedeli, Quirino Galli, Francesco Tarquinia, esporranno le loro idee nel dibattito dal titolo “La festa della madonna Santissima del Monte e le tradizionali “passate” di Marta.”
Si chiude sabato 4 aprile, alle 17, con Don Augusto Baldini, Roberto Corridoni, Manlio Albertini e Antonio Mancini che illustreranno il tema, ripreso da una poesia del grande Vincenzo Cardarelli, “Il Cristo che molleggia, portato a spalla sopra un mare di teste come nave in mezzo alla burrasca, si volta, e col braccio alzato posa un momento a benedire il popolo genuflesso.”
Tutti gli incontri si terranno nella sala della Stas in via dell’Archetto 2, e al termine di ciascuna conferenza ci sarà la presentazione e la degustazione di in un piatto tipico di ciascuna tradizione religiosa e del vino più rappresentativo del territorio.
Collaborano a questa parte dell’evento Diletta Alessandrelli e Vittoria Tassoni.
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