Continuano gli arrivi dei finti naufraghi che salgono (a pagamento) su barche e barchette e cercano di raggiungere l’Eldorado Italia. Mentre si attende ancora il famoso e tanto sbandierato “blocco navale”, il Prefetto di Viterbo non sa che pesci pigliare e cerca di trovare un posto dove mettere tutta questa marea di disperati che da
Continuano gli arrivi dei finti naufraghi che salgono (a pagamento) su barche e barchette e cercano di raggiungere l’Eldorado Italia.
Mentre si attende ancora il famoso e tanto sbandierato “blocco navale”, il Prefetto di Viterbo non sa che pesci pigliare e cerca di trovare un posto dove mettere tutta questa marea di disperati che da ogni parte del mondo cercano di sbarcare sulle coste italiane.
Martedì ha convocato una riunione urgente con i Sindaci della Tuscia per reperire alloggi in più rispetto a quelli che già sono occupati dagli extracomunitari, che vediamo sempre in giro per i comuni viterbesi a fare praticamente nulla.
Se non si troveranno locali aggiuntivi, saranno utilizzate palestre e scuole, con tutti i rischi per l’igiene pubblica e per l’avvio del prossimo anno scolastico.
I Cas, Centri di accoglienza straordinaria del viterbese, sono stracolmi e accolgono al momento 690 migranti. Senza contare quelli “sommersi”, cioè persone che non sono registrate da nessuna parte e girano liberamente per la nostra provincia senza documenti d’identità, permessi di soggiorno e quant’altro.
In questo clima di emergenza continua, a dover temere è anche Tarquinia. Infatti, in queste ore si mormora di un “rischio tendopoli” e non vorremmo che tornasse in auge il vecchio progetto di utilizzare l’ex-deposito munizioni in località Pratini del Marta.
Un rischio vero, poiché tutta questa gente non si sa veramente dove metterla. Intanto gli elettori italiani e tarquiniesi, che pure hanno dato ampia fiducia al centro destra nelle ultime elezioni, attendono fiduciosi lo stop all’arrivo di questi stranieri…
Chiedono troppo?
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