Il Ministro dell’ambiente Sergio Costa lo ha detto chiaramente: “nel 2025 la centrale a carbone si chiude: piaccia o non piaccia”. Mai annuncio è stato così bello per il territorio. Dopo anni di tradimenti da parte della classe politica locale e la complicità di quella nazionale, finalmente giunge un provvedimento chiaro e tanto atteso dalla
Il Ministro dell’ambiente Sergio Costa lo ha detto chiaramente: “nel 2025 la centrale a carbone si chiude: piaccia o non piaccia”.
Mai annuncio è stato così bello per il territorio. Dopo anni di tradimenti da parte della classe politica locale e la complicità di quella nazionale, finalmente giunge un provvedimento chiaro e tanto atteso dalla popolazione, specialmente chi ha avuto in famiglia casi di tumore maligno.
Lo sottolinea anche l’associazione ambientalista Fare Verde, che ha accolto molto positivamente l’annuncio del Ministro dell’Ambiente, fatto giovedì scorso nella sala del consiglio comunale di Civitavecchia.
“Il nostro territorio – dichiara il dirigente nazionale di Fare Verde, il tarquiniese Silvano Olmi – da troppi anni subisce le ricadute negative dell’inquinamento atmosferico provocato dalla centrale di Torrevaldaliga. L’annuncio dell’abbandono del carbone dal 2025 non può che farci piacere e noi auspichiamo che questo termine sia anticipato, perché i dati relativi ai casi di tumore tra la popolazione locale sono decisamente preoccupanti.”
Fare Verde, inoltre, plaude alle linee guida per i documenti energetico-ambientali dei sistemi portuali presentate sempre dal Ministro nella stessa riunione.
“Le iniziative del ministero dell’Ambiente per la lotta all’inquinamento del mare e la sostenibilità delle attività portuali e marittime – prosegue Olmi – sono molto importanti per la salute delle nostre coste, fortemente minacciate da rifiuti di ogni genere e dall’erosione marina.
Inoltre, le linee guida pubblicate un mese fa in Gazzetta Ufficiale, impongono alle grandi navi in sosta nei porti di utilizzare il gas naturale liquido e i filtri scrubber, con un deciso abbattimento delle emissioni inquinanti.
Auspichiamo che continui l’opera di elettrificazione delle banchine portuali – conclude Olmi – e tutte le amministrazioni puntino all’efficientamento energetico degli edifici pubblici.”
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