Tarquinia festeggia i cento anni dalla nascita di un suo eroe, quel Vincenzo Ferri, arditissimo pilota della Regia Aeronautica, immolatosi per difendere l’Italia dai criminali bombardamenti anglo-americani che devastavano le città della nostra penisola. L’Associazione Arma Aeronautica, Sezione Tarquinia, in collaborazione con il Comune e l’Università Agraria, gli dedica una mostra dal titolo “100 Anni
Tarquinia festeggia i cento anni dalla nascita di un suo eroe, quel Vincenzo Ferri, arditissimo pilota della Regia Aeronautica, immolatosi per difendere l’Italia dai criminali bombardamenti anglo-americani che devastavano le città della nostra penisola.
L’Associazione Arma Aeronautica, Sezione Tarquinia, in collaborazione con il Comune e l’Università Agraria, gli dedica una mostra dal titolo “100 Anni dalla Nascita di Vincenzo Ferri”.
La mostra dedicata al valoroso pilota, sarà affiancata da una mostra documentaria dal titolo “Tarquinia durante la Seconda Guerra Mondiale”. Entrambe saranno inaugurate sabato 30 novembre alle ore 18 e termineranno domenica 8 dicembre 2019.
“L’iniziativa è nata con l’intento di estendere la manifestazione commemorativa in occasione del 100° Anniversario della nascita del Tenente Pilota Vincenzo Ferri – dicono gli organizzatori – arricchendola di testimonianze dell’epoca, video, documenti, oggetti che appartennero all’aviatore, custoditi nel ricordo e nell’amore da parte della sorella e dai familiari.”
La Mostra accoglie un centinaio di documenti provenienti da collezioni di privati, è divisa in 4 sezioni e si svolge presso la Sala Lawrence, dal 30 novembre al 8 dicembre (orario di apertura ore 10,00-12,00 17,00 – 19,00). Essa presenta un percorso storico didattico che si apre con la Sezione consacrata all’Aeroporto di Tarquinia, che ospitò dal 1940 al 1943 la prima scuola di paracadutismo istituita in Italia, dopo quella di Castel Benito in Libia. L’esposizione nasce con l’intento di far rivivere la storia del giovane Vincenzo Ferri, ragioniere e studente Universitario di Economia e Commercio, che per conseguire il suo sogno, lasciò la sua amata città e gli affetti più cari, compiendo un percorso di studi e addestramento nella Regia Aeronautica, viaggiando incessantemente tra Falconara, Castel Viscardo, Gorizia e da ultimo destinato all’Aereoporto di Capodichino.

Una bellissima fotografia di Vincenzo Ferri, vicino alla fusoliera del suo aereoplano.
I documenti raccontano “l’anima” e la tenacia di questo giovane che nella sua ultima missione, il 7 settembre 1943, un giorno prima dell’annuncio dell’infausto armistizio, attraversò a bordo del suo Macchi M.C.202 Folgore una zona sottoposta a battaglie aeree ed ad attacchi cruenti. Il suo aereo, colpito dalle mitragliatrici dei bombardieri americani B 17, le cosiddette “fortezze volanti”, fu abbattuto nei pressi di Acerno e Vincenzo, pur di non abbandonare il suo aereo e la missione affidatagli, dopo alcuni tentativi di atterraggio si schiantò sulla parete del Monte Terminio nei pressi di Avellino.
Il percorso espositivo presenta documenti fotografici, documenti, oggetti e missive appartenute a Vincenzo Ferri, arricchiti dall’esclusiva concessione di un prototipo del Macchi M.C. 202 in scala 1:5 realizzato dal Presidente Benemerito dell’Associazione Arma Aeronautica Sezione di Tarquinia.
L’ultima sezione della Mostra Documentaria ospita i frammenti dell’aereo del ten. Pilota Vincenzo Ferri del blocco motore, della fusoliera e della struttura, alcuni bossoli e i resti del vetro dell’abitacolo.
Il ritrovamento è stato effettuato grazie all’opera e alla sensibilità dei SALERNO AIR FINDERS, un gruppo di volontari dell’Associazione Salerno 1943 che si occupa di preservare la memoria degli aviatori che durante gli anni della seconda guerra mondiale precipitarono con i loro aerei in Campania. La Mostra presenta anche uno spazio interattivo per provare l’ebrezza del volo con gli aerei dell’epoca.
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