Continua a far discutere la canzone “Caramelle”, scritta e interpretata da Pierdavide Carone e i Dear Jack, clamorosamente esclusa da San Remo 2019. Evidentemente la commissione e Claudio Baglioni hanno preso un abbaglio, e anche grosso. Non solo la canzone è una delle più “gettonate” sui social e in radio, ma piovono commenti positivi da
Continua a far discutere la canzone “Caramelle”, scritta e interpretata da Pierdavide Carone e i Dear Jack, clamorosamente esclusa da San Remo 2019. Evidentemente la commissione e Claudio Baglioni hanno preso un abbaglio, e anche grosso.
Non solo la canzone è una delle più “gettonate” sui social e in radio, ma piovono commenti positivi da tutti gli ambienti, sia musicali, che giornalistici, passando per la cultura e la politica. Il brano Caramelle è entrato immediatamente nella top 20 di iTunes e l’hashtag #caramelle lanciato su Twitter è diventato un trend topic in pochissimo tempo.
Una bella rivincita l’hanno avuta i ragazzi con l’invito di Massimo Giletti a partecipare alla trasmissione televisiva “Non è l’Arena”, su La7, domenica scorsa. La loro esibizione ha ricevuto migliaia di consensi. Lo share della trasmissione è volato al 9.2%. Una bella rivincita.

Pierdavide Carone e sullo sfondo il “nostro” Francesco Pierozzi
Proprio oggi su due quotidiani nazionali abbiamo letto delle critiche oltremodo positive, che sicuramente faranno piacere a Pierdavide e ai Dear Jack.
In un articolo pubblicato stamattina sul quotidiano “Libero“, Nunzia Di Girolamo, personaggio politico con la passione per il giornalismo, ha scritto un acuto commento sulla vicenda. “Non entro nel merito delle ragioni musicali dell’esclusione da San Remo – ha detto la Di Girolamo – non potrei essere così presuntuosa. Non giudico Claudio Baglioni e la sua commissione. Non sarei in grado, sinceramente. A me, però, la canzone è piaciuta. Questo lo dico, a chiare lettere. Ciò che mi preoccuperebbe, eventualmente, è se l’esclusione del brano dal festival della canzone italiana fosse frutto di una presunta censura.”
Durante la puntata del programma di Giletti, la Di Girolamo ha chiesto al mondo di internet di condividere l’immagine delle caramelle quale simbolo nazionale della lotta alla pedofilia, utilizzando l’hastag #lecaramellegiuste. E la rete ha seguito in massa il consiglio.

Pierdavide Carone e i Dear Jack, con Massimo Giletti e Nunzia Di Girolamo
Anche componenti del Governo Nazionale hanno dimostrato di apprezzare il brano musicale. Il ministro per la famiglia e la disabilità, Lorenzo Fontana, si è detto dispiaciuto per l’esclusione della canzone da Sanremo e ha annunciato che il governo sta già lavorando su questo “argomento molto importante”, mettendo in cantiere “diversi progetti con il ministero dell’Istruzione”.
Sia Pierdavide Carone che i Dear Jack hanno ringraziato il ministro per i complimenti. Carone ha scritto su Twitter che “l’abuso è una ferita che può cicatrizzarsi ma non rimarginarsi e, mai come in questo caso, la migliore cura è la prevenzione e va fatta nelle scuole e va fatta adesso.”
Gli hanno fatto eco i Dear Jack: “Un onore che le istituzioni e un ministro della Repubblica si siano appassionati alla battaglia.”
Una presa di posizione decisa e inconsueta quella del Ministro, ma, come sottolineato oggi dal quotidiano “Il Giornale“, il brano ha avuto un impatto “sia sulla programmazione radiofonica che sui social e sulle visualizzazioni YouTube”.
Il merito di questo successo, secondo il quotidiano milanese, è dovuto “senza dubbio di un testo frontale e inquietante, che affronta lo schifo della pedofilia senza giri di parole, come si dovrebbe sempre fare.”
Una cosa è certa: l’esclusione da Sanremo, fino ad oggi ha fatto più bene che male al brano Caramelle e ai suoi autori, che ora possono andare fieri di questa canzone così bella e struggente.
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