Si sono concluse venerdì scorso le celebrazioni della manifestazione patriottica “Una rosa per Norma Cossetto”. L’evento, promosso a livello nazionale dal Comitato 10 Febbraio in collaborazione con l’associazione Cultura e Identità e l’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia, è giunto alla quarta edizione e quest’anno ha coinvolto oltre 230 città italiane ed estere. Tra queste ultime New
Si sono concluse venerdì scorso le celebrazioni della manifestazione patriottica “Una rosa per Norma Cossetto”. L’evento, promosso a livello nazionale dal Comitato 10 Febbraio in collaborazione con l’associazione Cultura e Identità e l’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia, è giunto alla quarta edizione e quest’anno ha coinvolto oltre 230 città italiane ed estere. Tra queste ultime New York, Washington, Londra, Belfast e Dublino.

Anche Tarquinia, grazie a Silvano Olmi, ha onorato la memoria della giovane martire istriana. Davanti al monumento ai Caduti di viale Luigi Dasti, si sono ritrovati il presidente del Comitato 10 Febbraio di Viterbo Maurizio Federici, il vice sindaco Luigi Serafini, la presidente del consiglio comunale Federica Guiducci, l’assessore Alberto Riglietti, i consiglieri comunali Manuel Catini e Arianna Centini.
Dopo la deposizione della rosa al monumento, l’ex-comandante della polizia municipale, Romeo Manfredi Rotelli, esule da Zara all’età di due anni, ha letto la bellissima Preghiera dell’Infoibato.
E’ stata una manifestazione semplice ma intensa. “Nulla di politico o peggio di partitico – ha precisato Silvano Olmi – purtroppo non ho visto esponenti del cosiddetto femminismo, sempre pronte a scendere in piazza, ma mute e sorde quando ci sono queste occasioni per ricordare una donna, Norma Cossetto, che fece una fine orrenda.”

“Quella in ricordo di Norma Cossetto ormai è diventata una delle più grandi manifestazioni patriottiche nazionali – dichiara soddisfatto Maurizio Federici, presidente del C10F a Viterbo – e costituisce la risposta popolare a chi, ancora oggi, si ostina a negare l’esistenza delle foibe. Con questo evento vogliamo ricordare le donne afghane, ucraine e iraniane e ringrazio gli amministratori comunali che hanno partecipato alle manifestazioni.”
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