La competizione per l’Università Agraria è stata vinta da Alberto Tosoni, che è quindi il nuovo presidente dell’Ente Agrario. Adesso sarà interessante vedere se rimarrà indipendente, come ha sempre sostenuto, rispetto all’amministrazione comunale.

La vittoria di “Bebo” era nell’aria, anche perché partiva avvantaggiato con una lista in più, ben 4, rispetto al suo avversario quel Leoncelli che ne aveva messe insieme solo 3.

Detto questo è interessante notare gli exploit dei candidati alla carica di consigliere. Su tutti spicca il trionfo di Sara Cori, che con 299 suffragi è la più votata, seguita a ruota da Maurizio Perinu con 287 e Marcello Maneschi con 247. Questi ultimi due “ospiti” della lista che faceva riferimento a Fratelli d’Italia ma che sono in realtà molto distanti come idee dal partito di Giorgia Meloni.

Delude, ma solo in parte, Alessandro Sacripanti, che sebbene abbia raggranellato ben 163 preferenze nella sua lista è “solo” quinto. Nella lista Innovazione, Andrea Ortenzi è premiato con 177 voti, in quella dei Moderati primeggia Alessia Selvaggini con 72 consensi, mentre in quella di Tarquinia Libera è primo senza rivali Roberto Luccioli con 103 voti

Onore al merito a Rosaria Quirino, Francesca Scipioni, Daniele Argentini, Giuseppe Mancini, Alessandro Vitali e Massimiliano Albertini che hanno raggranellato un solo voto per ciascuno, mentre Simonetta Paolacci rimedia un bello zero.

Nel PD primo Giuseppe Piferi con 194 voti, seguito dal segretario Giuseppe Scomparin con 116 consensi. Nella lista Tarquinia 2024, come abbiamo detto, Sara Cori sbaraglia tutti con il record di 299 preferenze, seguita a grande distanza dalla seconda, Alice Battellocchi con 79.

Infine, le schede bianche e nulle, che ad ogni elezione non mancano mai: le prime sono state 16 e le seconde 91. Messe insieme e concentrate su un candidato lo avrebbero fatto eleggere, invece sono finite nel nulla.