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Ad Anagni e Pontecorvo sì, a Tarquinia no. Bocciata la proposta di Catini per un contributo comunale a copertura delle spese SIAE. Per Serafini e Tosoni è “irricevibile”

Ad Anagni e Pontecorvo sì, a Tarquinia no. Bocciata la proposta di Catini per un contributo comunale a copertura delle spese SIAE. Per Serafini e Tosoni è “irricevibile”

Bocciata la mozione, proposta dal consigliere di opposizione Manuel Catini, che intendeva dare dei contributi per le spese Siae ai titolari di pubblici esercizi che organizzeranno questa estate delle serate di musica dal vivo. Per Catini “la maggioranza non ha saputo cogliere l’importanza della proposta”, mentre dal Palazzo rispondono che il documento era “irricevibile per

Bocciata la mozione, proposta dal consigliere di opposizione Manuel Catini, che intendeva dare dei contributi per le spese Siae ai titolari di pubblici esercizi che organizzeranno questa estate delle serate di musica dal vivo.

Per Catini “la maggioranza non ha saputo cogliere l’importanza della proposta”, mentre dal Palazzo rispondono che il documento era “irricevibile per come scritto e posto.”

Manuel Catini, ha proposto un contributo del Comune a copertura delle spese SIAE per chi organizza spettacoli dal vivo in estate

Secondo noi, lo diciamo subito con la massima sincerità, la proposta di Catini era sensata ed è già stata approvata in altri Comuni. Amministrazioni comunali, evidentemente, più capaci e veloci nel varare provvedimenti utili alla città per il periodo estivo.

Non si capisce dove Serafini e la Tosoni, i due assessori che hanno vergato la piccata risposta dell’amministrazione, vogliano andare a parare. Posto che si danno la zappa sui piedi da soli scrivendo nel comunicato stampa (è la prima volta che questa amministrazione fa una risposta ufficiale su un tema trattato in consiglio) che “bar e ristoranti che organizzano eventi culturali nelle adiacenze delle proprie attività, su aree pubbliche autorizzate se ne contano davvero pochi e comunque è poca l’incidenza del costo della SIAE (da 50 a 70 euro) sul costo complessivo dell’organizzazione di un evento.”

A maggior ragione, se l’incidenza della Siae è così minima come dicono i due esponenti leghisti, perché non intervenire celermente mettendo in un capitolo di bilancio le somme necessarie?

Ma andiamo con ordine, per capire come le cose sono realmente andate e lasciamo la parola a Manuel Catini.

“Dopo un primo rinvio, ieri, in consiglio comunale, si è discussa la mozione da me presentata il 7 giugno scorso, (22 giorni addietro! NdR) che prevedeva il rimborso delle spese Siae a favore delle attività che durante i mesi estivi avessero proposto musica dal vivo.
Un piccolo segnale di sostegno e vicinanza agli imprenditori della nostra comunità, proprietari di bar, ristoranti, stabilimenti balneari che, dopo le tante difficoltà avute in questo ultimo anno, hanno deciso di non mollare ma di rilanciare organizzando serate musicali per intrattenere i propri clienti.
Il beneficio poteva essere esteso anche alle associazioni culturali del territorio che organizzavano spettacoli senza il pagamento di un biglietto d’ingresso o agli organizzatori di eventi che intrattenevano i partecipanti con la musica.
Nulla da fare – commenta dispiaciuto Catini – nonostante la mia disponibilità affinché la mozione fosse anche emendata dalla maggioranza, dimostrando che non mi interessava il merito, ma la sostanza, la mozione è stata respinta.
Eppure nei giorni scorsi, la mia proposta presentata al Comune di Tarquinia era stata riportata su alcune testate online della città di Perugia come esempio virtuoso e aiuto concreto sia per le attività che per musicisti e artisti.
Non solo, la stessa mozione, neanche un mese fa, è stata approvata per eventi di musica dal vivo e piccoli spettacoli organizzati nel periodo dal 15 giugno al 15 settembre 2021, senza andare geograficamente troppo lontano, nei comuni di Anagni e Pontecorvo, certificandone dunque non solo la bontà, ma anche la rapida fattibilità e incassando il plauso del vicepresidente nazionale Anci giovani che commentava l’iniziativa come “un aiuto importante ed un segnale dal risvolto sociale non indifferente che, nei limiti dei singoli bilanci comunali, dovrebbe essere adottato da tutti i comuni”.
Troppo spesso ci si riempie la bocca con frasi fatte come ad esempio «l’opposizione deve essere costruttiva», purtroppo la realtà poi ci dice come la maggioranza messa di fronte a proposte che vanno a favore della cittadinanza, volti lo sguardo altrove scegliendo di non approvare o chiedere di ritirare ciò che non è farina del proprio sacco. La storia – conclude Catini – dimostra però come la politica, fatta contro qualcuno e non a favore della collettività, non paga mai.”

Fin qui il consigliere di opposizione. Adesso la parola ai due amministratori.

Il vice sindaco Serafini e l’assessore Tosoni

“Una mozione irricevibile per come scritta e posta. – così la definisce il Vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Luigi Serafini – se l’intenzione era quella di trovare un modo per aiutare le attività durante la ripresa post pandemica, poteva essere rivista nei contenuti e poi inserita all’interno delle iniziative già intraprese in tal senso da questa amministrazione; il tutto con la collaborazione della minoranza”.

Questa la proposta fatta nel Consiglio Comunale odierno dal Vicesindaco, che non ha trovato però terreno fertile nel consigliere Catini, il quale ha voluto portare comunque in votazione la sua mozione così come presentata. Risultato: ordine del giorno bocciato, con la maggioranza che, compatta, continuerà comunque a sostenere la ripresa turistica e culturale della Città in collaborazione con associazioni, enti e privati.

A qualcuno evidentemente piace fare populismo e presentare le mozioni non per lanciare una proposta vera alla città ma per farsele bocciare e accusare la maggioranza di non ascoltare l’opposizione. Scelte!

Scelta che invece non ha pervaso, per esempio, il consigliere di minoranza Arianna Centini che sempre oggi, su proposta della maggioranza, ha preferito ritirare la sua mozione per poterla rivedere e magari ampliare nei contenuti, con la collaborazione di tutti in sede di commissione consiliare.

La mozione di Catini si prefiggeva di dare un contributo agli esercizi pubblici (bar e ristoranti) che scelgono di fare musica nelle aree pubbliche adiacenti al proprio locale. Un ordine del giorno che non regge né tecnicamente né politicamente.

Per concedere contributi ad attività private, bisogna prima predisporre un regolamento, che va portato in commissione e successivamente all’approvazione del consiglio comunale, quindi va fatta una manifestazione di interesse (2-3 settimane di pubblicazione) per verificare il numero dei soggetti potenzialmente interessati e poter provvedere a stanziare, attraverso una variazione di bilancio, la somma occorrente. Quindi predisporre un bando, attendere 3-4 settimane per le risposte, nominare una commissione ed infine attivare la concessione del contributo a favore dei soggetti ammessi. Si comprende bene che iniziando l’iter oggi, non si riuscirebbe a chiudere il cerchio nemmeno per Natale, figuriamoci per l’estate in corso.

Ma oltre all’aspetto tecnico-burocratico, la proposta non regge nemmeno dal punto di vista del riflesso che darebbe ai bilanci dei singoli esercizi pubblici. Di bar e ristoranti che “organizzano eventi culturali – riprendiamo il testo esatto della mozione – nelle adiacenze delle proprie attività, su aree pubbliche autorizzate” se ne contano davvero pochi e comunque è poca l’incidenza del costo della SIAE (da 50 a 70 euro) sul costo complessivo dell’organizzazione di un evento; senza poi considerare che il Comune già interviene in favore delle iniziative culturali abbattendo la tassa sul suolo pubblico, che è molto più onerosa della SIAE.

Per di più, l’Assessorato a Cultura e Turismo va incontro alle associazioni che organizzano spettacoli sul territorio comunale, o pagando in prima persona la SIAE o concedendo contributi per far fronte alla spesa. “Un settore – aggiunge l’Assessore Martina Tosoni – che stiamo cercando di rimettere in moto ideando molti progetti con le associazioni e pagando appunto noi la SIAE per loro ove la legge lo consente”.

La mozione presentata dal consigliere di minoranza Arianna Centini a proposito della legge sulla Tampon Tax sarà invece discussa la prossima settimana in commissione consiliare per essere approfondita ed ampliata, poiché si è deciso di fare addirittura di più di quanto proposto, cercando di studiare insieme agli uffici preposti la possibilità di creare un contributo o individuare altre forme di agevolazioni.”

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